di Silvio Bini

Palazzolo ha un fortissimo legame con il fiume, che attraversa il suo territorio. Tanto che, dal 1866, anno dell’unione del Friuli orientale all’Italia, il Comune aggiunse il nome dello Stella, per riconoscersi diverso dai Palazzolo già sparsi in tanti luoghi della nuova nazione. A nulla sono valse le continue alluvioni patite dal paese, perché le pur placide acque del fiume uscivano dal loro alveo, anche più volte all’anno, ad ogni pioggia battente e per il vento di scirocco che frenava la corsa al mare. La gente non ha mai tradito il suo amore per il fiume. Sicuramente l’antico Anaxum è stato un percorso importante per i commerci, le produzioni, anche per le strategie guerresche. Oggi lo Stella è un fiume buono, non più pescoso come un tempo, ma attrattiva turistica, certamente un gioiello naturale, soprattutto quando si immette nella zona palazzolese diventando un fiume vero, ampio, nel suo percorso che si snoda fra le rive lussurreggianti, sotto l’affascinante passerella pedonale, di lato all’originale fabbricato detto Casa del Marinaretto, per uscire infine nella laguna di Marano.
La rassegna estiva 2021, organizzata dal Comune di Palazzolo, ha per titolo: Il fiume racconta. Inizierà proprio alla Casa del Marinaretto, nella giornata odierna, inizio alle 20.45, con lo spettacolo teatrale: “Storie di fiume”, della Compagnia di Arti & Mestieri di Pordenone. Sabato 31 luglio, si terrà il Concerto del Risveglio, alle 5.30, con gli Ar Time Quartet. Alle 18 della stessa giornata, nell’area festeggiamenti di Palazzolo ci sarà la presentazione del libro di Giuliano Bini: “Super Palazzolo”, a cura dell’editore archeologo Fabio Prench, organizzata dall’associazione “la bassa” e dal Comune di Palazzolo. Il volume, condensa, fra il serio e il faceto, la storia palazzolese, attraverso i suoi personaggi più famosi e gli eventi più memorabili: da Adamo alla Bambina di Piancada, da Costantino il Grande al beato Bertrando, Patriarca di Aquileia, dalla prima donna amministratrice comunale d’Italia, Fiore Bini in Riva, all’architetto Gae Aulenti, fino ai “puliticâns”, una specialità del paese, ben rappresentata da Adriano Biasutti. E poi gli eventi, naturalmente più vicini a noi, come l’uragano del 1867, la Palazzolo degli spiriti del 1979 e la Palazzolo Supermilionaria del 2013.
Nel mese di agosto, la Rassegna presenterà lo spettacolo teatrale in friulano “Cusì a podin visasi di ridi” ( venerdì 6, ore 20.45, aula magna dell Istituto scolastico ), della Compagnia Lis Anforis di Sevegliano di Bagnaria Arsa. Venerdì 20, ore 20.45, nella sala convegni del Polifunzionale Adriano Biasutti, ci sarà una serata musicale con Alvise Nodale e Nicole Coceancig e la presentazione del libro “Il profumo della brina” di Franco Giordani. Infine, domenica 22, ore 20.45, in aula magna, chiuderà la Rassegna estiva, la Compagnia teatrale Baraban di Udine, con lo spettacolo “Con il cuore in mano, scene da un matrimonio”.

“Storie di fiume”

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Ariis è una frazione del Comune di Rivignano Teor, ma è un piccolo gioiello storico-ambientale, che da tempo affascina con i suoi paesaggi e la sua storia. Se Villa Ottelio oggi si presta ad essere un luogo di grande seduzione del passato, il fiume Stella, che ancora giovinetto, le passa accanto, definisce la cultura ambientalistica di un territorio friulano aperto a nuovi incanti e a nuove promesse. Nel solco della tradizione, rinasce così ad Ariis, sperando di avere il Covid 19 alle spalle, la “Sagra da la bisate“, un appuntamento classico per una piccola comunità, ma di formidabile attrattiva per un grande circondario. La festa si svolgerà nei weekend della fine di luglio (24-25 luglio e 31 luglio-1 agosto ) e prevede in particolare la degustazione dell’anguilla in umido dello Stella, con turni di duecento posti a sedere all’aria aperta. Interessante appare, negli stessi luoghi prospicienti Villa Ottelio-Savorgnan, la Cena a Corte (30 luglio), ovvero un Picnic rinascimentale in compagnia del gruppo storico “La Corte di Giulietta”. L’originalità dell’evento è dovuta anche alle regole stabilite per la serata. Infatti, la partecipazione è legata alla prenotazione del posto, ma anche all’obbligo di portare cibo e bevande da casa, con la possibilità perfino di sbizzarrirsi ai fornelli. La plastica è bandita, si apparecchia con tovaglia di stoffa, stoviglie in ceramica e bicchieri in vetro. Nel nome di Lucina, la giovane Savorgnan, la cui storia ispirò Giulietta e Romeo a William Shakespeare, ci sarà una specie di gara nobile per il migliore allestimento, compresa l’eleganza degli abiti dei commensali. L’apertura dei cancelli della villa avverrà alle 19.30, l’inizio dell’evento, un’ora dopo.

Villa Ottelio ad Ariis.

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In copertina, il placido corso dello Stella, fiume di risorgiva che nasce nel Medio Friuli.

 

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